Pertanto, nella prospettiva «Bad-to-Worst» degli scenari ecologico-sociali planetari, l’Accordo di Parigi diventa l’unico parametro normativo ottimale per qualsiasi logica giuridica, al fine di garantire
- decisioni normative ed economiche dentro i limiti planetari di vivibilità del Pianeta,
- persistenza nel tempo della prevalenza dei benefici sui costi,
- riduzione delle morti da carbonio.