Sei laboratori universitari permanenti di ricerca e orientamento scientifico,
promossi con il Centro di Ricerca Euro Americano sulle Politiche Costituzionali (Cedeuam) dell’Università del Salento (Italia) insieme al Nucleo di ricerca Constinter della FURB (Brasile) e alla Facultad de Jurisprudencia, Ciencias sociales y Políticas de Guayaquil (Ecuador), per discutere i metodi di studio delle relazioni e interferenze tra regole giuridiche e regole di funzionamento del sistema naturale terrestre nell’emergenza climatica e ambientale [leggi qui].
Il progetto realizza i risultati di discussione e ricerca promossi con la Prof.ssa Dr.a Gina Pompeu di UniFor del Brasile, grazie all’Institute of International Education.
Nella comunicazione, il progetto si riconosce nel principio di scongiurare la c.d. «ingiustizia linguistica» (cfr. Linguistic Injustice in Academia).
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L’analisi ecologica del diritto non identifica un nuovo paradigma, bensì un nuovo approccio allo studio del diritto, soprattutto dopo che l’Accordo di Parigi del 2015 sul clima ha riconosciuto legittimità alle valutazioni cosiddette «non di mercato» delle politiche climatiche, e dopo che è stato introdotto l’indice di sviluppo umano corretto con le pressioni planetarie (PHDI).Essa fa tesoro anche dei risultati della «Gulbenkian Commission on the Restructuring of the Social Sciences» e della epidemiologia giuridica.
Questo approccio parte dalla constatazione della condizione «bad-to-worst» del futuro della presenza umana nel sistema Terra (si v. L. Kemp et al., Finale di partita sul clima, 2022) e si fonda su cinque pilastri:
(1) conoscenza del sistema climatico e delle fondamentali leggi della termodinamica e della biofisica, che presidiano tutte le sue sfere di funzionamento; (2) confronto e dialogo con le scienze naturali e del sistema Terra; (3) qualificazione della realtà naturale non in termini strumentali ai soli interessi umani, ma in termini di valore intrinseco per la preservazione dei cicli di mantenimento di tutte le forme di vita, inclusa quella umana; (4) considerazione del carattere inedito dell’emergenza climatica e ambientale, nei suoi vettori determinanti; (5) valutazione dell’efficacia delle regole giuridiche con riguardo sia ai loro effetti sulle aspettative umane, come già dispone l’analisi economica del diritto con il suo postulato dell’efficienza, sia ai processi generati sul sistema climatico, in termini di eMergia ed eXergia che condizionano i vettori determinanti dell’emergenza.
I principali quadri teorici dell’analisi ecologica del diritto sono offerti dagli studi di Joseph Schumpeter, Joan Robinson, Karl William Kapp, Norbert Elias, Niklas Luhmann, Umberto Cerroni, Bruno de Finetti, Ota Weinberger, Imre Lakatos, Howard T. Odum, Will Steffen.